Altri nomiPons Cestius, Ponte San Bartolomeo, Pons Gratiani
Tipologiaponte ad archi in muratura (travertino, tuffo, peperino), uso pedonale e stradale originario
Collega Isola Tiberina → Trastevere (riva destra del Tevere)

Dimensioni Lunghezza: 80,4 m
ProgettoLucio Cestio (attribuito)
Costruito nel 46-44 a.C.
Restauri
  • 152 d.C. — (per volontà di Antonino Pio) — restauro per consolidamento strutturale
  • 365 d.C. — (per volontà degli imperatori Valentiniano I, Valente e Graziano) — ricostruzione e ampliamento con nuove arcate (Pons Gratiani)
  • XII secolo (circa 1193) — Benedictus (senatore di Roma) [epigrafe medievale] — restauro documentato da epigrafe sulla spalletta
  • 1679 — (per volontà di Papa Innocenzo XI) — restauro papale
  • 1888-1892 — (per volontà del Comune di Roma) — demolizione e ricostruzione delle arcate laterali per adeguamento del corso del Tevere
Il Ponte Cestio collega l’Isola Tiberina con la riva destra del Tevere nel quartiere Trastevere. Fu costruito da Lucio Cestio tra il 46 e il 44 a.C. per consentire il collegamento con la via Portuense. Nel 152 d.C. venne restaurato sotto Antonino Pio e nel 365 d.C. fu ricostruito dagli imperatori Valentiniano I, Valente e Graziano, assumendo il nome di Pons Gratiani. Nel Medioevo, intorno al 1193, il senatore Benedictus ne curò un restauro, come attestato da un’epigrafe sulla spalletta. Nel 1679 fu nuovamente restaurato per volontà di Papa Innocenzo XI, mentre tra il 1888 e il 1892 le arcate esterne furono demolite e ricostruite per adeguare il corso del fiume, mantenendo parte della struttura originaria.
TiberIA